Letture 2013

La saggezza orientale

 
Index del.icio.us

 Negli ultimi trent’anni della sua vita CarI Gustav Jung ha concentrato la sua attenzione sull’osservazione psicologica dei fenomeni religiosi. È religiosa, afferma Jung, ogni esperienza di pienezza e di totalità che «afferri» l’individuo per farlo procedere lungo il tragitto dell’ individuazione. In questo cammino spirituale le religioni orientali si rivelano maestre nel guidare verso un «processo d’iniziazione». Nell’evidenziare le singolari affinità tra le simbologie religiose dell’Oriente e le produzioni psicologiche (sogni, visioni, creazioni artistiche) dell’uomo occidentale, Jung non si allontana mai da un profondo senso di concretezza storica, mettendo in guardia il lettore da «ogni imitazione semplificatrice e scimmiottatura orientalizzante, quale che ne sia la motivazione».



Carl Gustav Jung (1875-1961), dopo un intenso sodalizio umano e scientifico con Freud, nel 1912 si distaccò dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di serrato confronto con l’inconscio e le sue immagini archetipiche. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose. Presso Bollati Boringhieri è apparsa l’edizione delle sue Opere. In questa collana sono già usciti il volume che comprende L’analisi dei sogni, Gli archetipi dell’inconscio, La sincronicità; Tipi psicologici; Psicologia dell’inconscio e gli Aforismi.



JAlbum 7.3